lunedì 1 dicembre 2014

Mi scuso per aver ignorato deliberatamente questo blog, che inizia a diventare un pain in the ass, come si suol dire. Diciamo che non era tra le mie priorità, tuttavia cercavo anche di mantenerlo lontano da queste. Prendiamo come ufficiale il fatto che non ho tempo di scrivere perché' finisco scuola alle 3 e quando torno a casa studio o sto con i miei host parents e ceniamo alle 5 e mezza/ 6 e dopo cena il blog e' oramai in un luogo dimenticato e nascosto tra i miei pensieri/riflessioni/pare. La para più' recente e' la perdita del mio iphone. Ebbene , se per voi questo non e' un BIG DEAL, io ho passato il weekend nella lunatica sensazione che sia sono terribilmente sfigata e non mi resta che disperare finche io e maple(il nome del mio iphone ) non ci rincolieremo di nuovo dopo la vita materiale sia sono cose che capitano e dai, si può' essere così schiavi di un oggetto che non ci rende neanche lontanamente felici? (?!). Non che sia addicted ma lo sono. Ebbene, non vi posso particolarmente interessare visto che il blog e' incentrato su tutt'altro ma questo e' la storia della perdita di maple/qualcuno lo ha rubato/e' ancora incastrato in un banalissimo posto dove tutti tranne me controllerebbero: mercoledì dopo l'ultimo blocco ovvero Outdoor Recreation (attività' e sport all'aperto) con cui siamo andati nella piscina comunale di penticton, sono tornata a scuola per cross-country; dato che fa freddo non andiamo più' a correre ma se vuoi puoi ancora tenerti in forma nella palestra della scuola o nella stanza di danza dove noi ragazze mettiamo su un video tutorial che ci dovrebbe spronare all'esercizio (mentre onestamente a me scoraggia abbastanza realizzare la faticaccia che mi costa). Comunque, mi sono cambiata e ho lasciato l'iphone nell'armadietto ma, attenzione attenzione, non quello degli spogliatoi, che su ragazzi TUTTI sanno che non sono sicuri e qualche strano sconosciuto improbabile (invisibile?) professionista puo' entrare nel tuo armadietto e rubarti cose di valore. Ebbene, gli italiani lo sanno e lasciano lo zaino nell'armadietto della scuola, quello figo. Che, evidentemente, non e' così tanto figo visto che PUF, se maple una volta c'era, maple ora non c'e' più'. Quindi, dicevamo ero in palestra a sudare agonizzante quando ho pensato bene di fare una pausa acqua con la mia amica, la quale mi ha chiesto di mostrarle il mio vestito per Winter Formal (un ballo scolastico in previsione). Così ci dirigiamo verso il mio armadietto per vedere sul mio cellulare la foto del vestito. Apriamo l'armadietto ed e' ancora li, zio ken, bello e champagne che mi dice "tienimi con me, non lasciarmi qui, che qualcosa di brutto sta per succedere!!!!". Poi buio totale. Un'immagine offuscata, a rallentatore forse, del mio braccio muoversi in direzione armadietto, porre l'iphone dentro questo, chiudere l'armadietto e tornare in palestra. Poi non l'ho più' trovato. Inoltre, non sapevo come tornare a casa da scuola, erano già' le 5 e mezza. Di norma dopo allenamento, chiamo Barb che mi venga a prendere, di solito piuttosto scocciata. Ma non avendo il telefono, non avevo nemmeno il numero. Tuttavia, a scuola qui c'e' continuamente qualcuno, anche fino alle 9 di sera (non come al mano che si fa a gara a chi esce prima). In palestra c'era la squadra di basket che si allenava e dato che conosco un ragazzo che gioca gli ho chiesto il cell e ho chiamato il numero di emergenza, che avevo nel portafoglio, del rotariano presidente del mio distretto che vive negli US, il quale mi ha mandato numeri ed ecc ecc..il resto e' irrilevante. Morale della favola, ne dovrò comprare un altro.

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