giovedì 18 settembre 2014

Siamo arrivati a Vancouver venerdì sera. Dennis e jean avevano buttato giù una lista di alcune delle attrazioni  principali in città visto che in due giorni non si può vedere tutto. È stata una giornata piena.  Come prima tappa siamo andati sul suspension bridge e abbiamo camminato per un po' sui sentieri intorno. Vancouver è molto più umida di penticton. Sandra è nata lì e si è trasferita perché non poteva più sopportare la pioggia. Da quanto mi sembra di capire piove quasi tutto l'anno e benché  tu ci possa fare l'abitudine deve essere comunque fastidioso. Hanno un detto in Canada per Vancouver  che dice: "se riesci a vedere le montagne in lontananza vuol dire che fra poco pioverà, se non le vedi significa che sta già piovendo". Da questo punto di vista sono contenta di non essere finita lì. A penticton il clima può essere più freddo ma almeno è secco e non piove quasi mai (a malapena sanno cosa sono gli ombrelli per dire) . Mentre Penticton è più collinare e sembra quasi di essere nella steppa, a Vancouver ci sono vere e proprie foreste in mezzo alla città.  Sono tutte salvaguardate e ben tenute. D'altronde è una città molto pulita. Non vedi neanche mozziconi di sigaretta per terra perché poca gente fuma: forse perché cercano di scoraggiare la gente a fumare dato che le sigarette sono il principale motivo del perché scoppiano incendi; e possono essere davvero molto pericolosi. Sandra dice che sono uno spettacolo meraviglioso e terribile nello stesso tempo. Gli alberi vicino prendono fuoco molto velocemente e spesso è necessario evacuare un sacco di gente il prima possibile.
 Dopo il suspension bridge siamo andati a Grouser Mountain (probabilmente non si scrive così non mi ricordo) dove ci sono gli orsi grizzly. Abbiamo preso una seggiovia e una funivia per raggiungere la cima della montagna e da lì si poteva vedere tutta Vancouver. In quel momento era in corso la Colour Run, una corsa per beneficenza durante la quale ti lanciano verniciate di colori addosso. Dennis ha preso per me e Mirko una specialità canadese che "non potevamo non provare"  a BeaverTails, un bar molto famoso in Canada. Consiste in una specie di pancake fritto molto spesso e unto  con sopra sciroppo d'acero o nutella. Onestamente non mi ispirava affatto e ho avuto non pochi problemi a mangiarlo tanto pasticciato era ma ho finto un minimo entusiasmo giusto per non essere maleducata. Poi ci siamo diretti verso il centro di Vancouver. I parchi che abbiamo visto erano stupendi a dir poco. Ci sono molte piste ciclabili e strade dove si può fare jogging e hai la vista dei grattacieli proprio di fronte a te. Arrivati downtown siamo andati allo show Fly Over Canada. Si tratta di un teatro come in  4D dove ti siedi, allacci la cintura e la poltrona viene sollevata in aria cosìcchè ti senti come se stessi volando. Lo spettacolo mostra tutti i più stupefacenti panorami e luoghi in Canada  e vi assicuro che vale la pena di andare a Vancouver anche solo per questo. Ora posso dire di essere abbastanza sicura che hanno girato Spirit Cavallo Selviaggio in Canada ahaha. È stato davvero incredibile. Poi siamo andati a fare shopping nel centro commerciale un po' fuori dal centro; è il più grande di tutta la British Columbia, assolutamente immenso, tanto grande che ci siamo divisi e persi tutti e quattro - eravamo interessati a cose diverse evidentemente. A cena abbiamo mangiato thai food e poi siamo andati a casa.

lunedì 15 settembre 2014

travelling across BC

Allora dicevo che Denise mi e' venuto a prendere con sua moglie Jeane e Mirko e siamo partiti alla volta di Vancouver.  Il tratto Penticton-Vancouver in macchina implica circa 3 ore e mezza senza soste. Noi siamo partiti alle 9 di mattina e siamo arrivati alle 7 di sera più' o meno. Questo perché' ci siamo fermati spesso a contemplare il paesaggio e qualche volta abbiamo allungato la strada per percorrerne una più interessante. Ora, non avete neanche una vaga idea dell'immensità' del Canada. Neanche io ce l'ho per l'appunto e solo ora mi capacito degli spazi che mi circondano. Per dire, se vuoi raggiungere il centro della British Columbia ti ci vogliono come minimo otto ore e rimani in ogni caso in BC.  Il Canada vanta altre nove province e tre territori. Tutto questo spazio pero' e' per lo più vuoto, inesplorato, selvaggio. E da questo punto di vista posso dire che mi sento isolata. Non esistono treni per muoversi e se ad esempio volessi andare nella citta' (ho detto citta' non villaggio) più' vicina dovrei viaggiare  per due ore e sempre chiedere ai miei host parents di accompagnarmi e venirmi a prendere. Il fatto che la mia attuale casa sia a circa 25 min di auto dal centro complica ancora di più' la faccenda. Tuttavia, ci sono dei misteriosi sconosciuti rari mezzi di trasporto chiamati bus, di cui la gente sembra non aver sentito parlare più' di tanto. Penso avrò' l'onore di prenderne uno domenica (forse) tornando a Penticton dopo che avrò' passato il weekend con Anna, una ragazza austriaca che vive a Kelowna. Scherzi a parte(sui bus),  la gente e' molto contenta del proprio vivere sereno nella comunità' ristretta e quindi meglio così. Mi piace il loro essere così easy per tutto:il lavoro che sembra uno spasso e una continua imprevedibile avventura più' che un dovere, il cibo che sei hai fame mangi altrimenti passi, il vestire che serve giusto per comprirsi più' che per mostrarsi; e la natura in simbiosi con la gente di cui quindi bisogna aver cura. Il viaggio per Vancouver e' stato pura natura. Per ore abbiamo viaggiato circondati solamente da alberi alberi alberi.  Ci siamo fermati nelle poche citta' che c'erano per mangiare qualcosa. Chiaramente solo fast food. Dovrebbero chiamarli fat food:il cibo ingrassa e la gente E' grassa. Penso sia il destino degli exchange students, e' ora di farsene una ragione. Quando mangio a casa cerco di mantenere una parvenza di alimentazione sana  ma fuori se la cultura italiana propone pizza, pasta,carni variegate, dessert prelibati, quella americana offre solo una miriade di fast food, miliardi di fast food, tripudi di fast food. Pazienza. Lungo il tragitto ci siamo fermati a Hot Springs e abbiamo usufruito della piscina che ha l'acqua come quella di Sirmione, non mi viene in mente il nome ahah. Durante tutto il viaggio abbiamo ascoltato musica esageratamente country tanto che mi pareva di essere in un film western, tra il paesaggio, il sottofondo, l'atmosfera On the Road.
Ora devo assolutamente spegnere il computer perche' Sandra e Roland continuano a chiamarmi per andare a vedere il loro show preferito e ci tengono molto. Mi par di aver capito parli dei metodi con cui i delinquenti truffano e uccidono la gente. Sogni d'oro per me insomma!!
racconterò' prossimamente di Vacouver. ecco alcune foto scattate durante il viaggio:















Venerdi mattina 12 settembre Denise Jacobsen mi e' venuto a prendere a casa per andare a Vancouver. Per la cronaca, Denise e' un uomo, non una donna. Fa parte dell'altro club rotariano di Penticton e al momento sta tenendo il ragazzo boliviano Mirko. Denise e sua moglie Jeane, non parlano quasi mai, soprattutto lui, e le volte che apre bocca si mangia le parole e mantiene un tono di voce illegale per me che sono straniera. Ma sono moooooolto carini. Lo dimostra il fatto che, come ho già' detto, mi abbiano chiesto di andare a Vancouver con loro per il weekend nonostante non sia ne' nel loro club ne' nella loro casa, e mi abbiano ospitato nell' appartamento. Effettivamente pero' mettono un po' di soggezione perché' appunto sono sempre attenti a quello che dici e a cosa fai (probabilmente perché' sono parecchio educati) e raramente si scompongono, quando invece io sono abituata a Sandra e Roland che appaiono decisamente come persone entusiaste e alla mano e tutto sommato non si fanno  neanche troppi problemi a piazzare la radio cacofonica alle 7 di mattina quando potrei dormire non avendo scuola (lo sciopero sembra non voler finire mai). Comunque amen, preferisco svegliarmi presto. Tornando a Denise, non vorrei tirargli una qualche macumba o portargli sfiga, ma guardandolo bene questi ultimi giorni mi sono accorta che e' praticamente il sosia di quell'attore morto lo scorso febbraio, Philip Seymour Hoffman. Dato che ora posso farlo perché' ho un computer e voglio anche condividere con voi il mio patetico super entusiasmo per il nuovo acquisto,  postero' una foto di Denise con accanto una di Hoffman e ditemi voi come faccio a non pensare alla 25esima ora (che ansia quel film) mentre Denise mi parla con quel suo fare pacato.