domenica 21 settembre 2014

weekend in Kelowna e appena prima dell'inizio della scuola

Questo weekend (20 e 21 settembre) mi sono fermata a Kelowna a casa di Anna, un'exchange student austriaca. Ho pensato di sfruttare l'occasione perché' volevo già andarla a trovare un poe di tempo fa ma mi seccava chiedere ai miei host parents di guidare da Penticton un'ora per portarmi e una per venirmi a prendere giusto per i miei comodi; venerdì invece, visto che tornando da Calgary passavamo per Kelowna ho chiesto a Sandra se mi poteva lasciare li per il weekend. In realtà la famiglia di Anna vive in West Kelowna, che dista circa un quarto d'ora dalla vera Kelowna e viene considerata quasi come una citta' a parte. La  casa era bella e spaziosa e sono stata benissimo con loro. Sono delle persone molto accomodanti e dolcissime, prestano molta attenzione a quello che dici. Effettivamente una cosa che ho notato da quando sono arrivata e' che la gente si zittisce subito quando qualcun'altro inizia a parlare. E ti dedica tutto il suo tempo ad ascoltarti, anche se in quel momento era occupata a fare altro. Sara' forse perché' sono appena arrivata e sono straniera e quindi puo' essere che in realta' accada solo con me ma ho proprio avuto l'impressione che l'idea del dialogo e di una conversazione bilanciata tra le parti sia molto incoraggiata e radicata nella cultura canadese. Spesso in Italia le persone - e mi ci metto dentro anche io- non danno la dovuta importanza a quello che gli si viene detto e ingranano argomenti a raffica senza lasciar spazio agli altri di dire la propria opinione. L'abitudine qui (almeno quello che mi sembra possa essere un'abitudine) e' quella di imparare da ambo le parti ed essere arricchiti il più' possibile : e' così che mi ritrovo spesso coinvolta in conversazioni luuuuuuunghe ma  che sono senz'altro interessanti. A dirla tutta,  anche se posso dire che con l'inglese mi sto abituando velocemente, non sempre e' facile proporre discorsi stimolanti e che stiano seriamente in piedi in una lingua che non e' la tua lingua madre. A volte può' essere davvero stancante e generalmente arrivo esausta la sera, tanto che non mi lamento se la mia famiglia alle 9 e mezza e' già imbustata a letto..io non vedo l'ora di dormire! Per esempio, ieri sera a casa di Anna durante la cena abbiamo conversato  per molto tempo con tutta la famiglia e  ci siamo protratti fino a notte inoltrata; la cosa non mi pesa affatto perché voglio davvero cogliere ogni occasione per imparare qualcosa di nuovo e in particolare la famiglia dove sta Anna e' meravigliosa ed e' piacevole  parlarci insieme. Hanno viaggiato molto e sono stati anche in Italia così abbiamo avuto l'opportunità di confrontare il mio paese con il Canada. Hanno due figli maschi, uno di loro si trova adesso in Giappone  con il programma del Rotary mentre Craig, l'altro figlio, era con noi a casa così ho potuto conoscerlo questo fine settimana. E' super sportivo: si sveglia tutti i giorni circa alle 5 e mezza per l'allenamento in piscina(pratica nuoto agonistico) prima di andare a scuola e qualche volta ci torna anche il pomeriggio; inoltre deve essere uno sciatore provetto visto che mi ha detto che scia da anni anche se ora preferisce il free style, la sua vera passione. Mi piacerebbe molto andare a sciare con lui e spero di averne la possibilità durante quest'anno: purtroppo se vivi a Kelowna di solito vai nella località di Big White, mentre io che sto a Penticton probabilmente andrò a sciare ad APEX. Comunque mi ha fatto molto piacere conoscere questa famiglia e mi hanno detto che posso stare da loro tutte le volte che voglio. Sono stati carinissimi e sabato hanno portato me e Anna fuori in barca e abbiamo provato wakeboarding. Era la prima volta che lo facevo e mi e' piaciuto tantissimo, forse più' di waterskiing. L'acqua era gelida ma abbiamo fatto tutti uno sforzo perché questi sono letteralmente gli ultimi giorni d'estate e in cui si puo' ancora nuotare nel lago e vogliamo giustamente goderli a pieno. Venerdi sera abbiamo mangiato thai food (da quando sono qui mangio solo thai food, indian food o fast food-la cucina canadese e' un punto interrogativo) mentre sabato sera abbiamo ordinato le pizze. E' stato davvero esilarante perché' le abbiamo ordinate e pagate online in un sito in cui puoi creare la tua pizza personale. Ci sono un sacco di vignette strambe che ti mostrano i vari tipi di cibo che puoi aggiungere sopra la pizza e i nomi dei pizzaioli selezionabili da casa. Ma la cosa più' buffa e' una sorta di linea del tempo che consente di seguire le tappe che la pizza attraversa durante la sua preparazione. Così puoi anche sapere quanto tempo impiega a cucinarsi e quando sara' pronta. Umoristicamente, gli host parents di Anna hanno scherzato su come l'America per il cibo punti più' sulla comodità che sulla qualità'. Ormai e' quasi un'abitudine mangiare e bere in macchina, comprare al supermercato  alimenti già' pronti e preparati, ordinare online. Quando i canadesi (quelli che conosco almeno) cucinano, il più' delle volte si tratta  di pacakes, bacon, torte e sughi vari. Onestamente, spesso cerco di barcamenarmi in qualche modo e prepararmi un misero sano snack con cio' che trovo in frigo ma poi mi rendo conto di non aver ne' tempo ne' voglia di farlo e non sono nemmeno tenuta dato che la regola e' quella di sperimentare il cibo del posto. Così, in un attimo, tristemente, il junk food prende il sopravvento. Seriamente non e' facile adattarsi ad abitudini completamente diverse da dove vivi e specialmente il cibo mi sta mettendo alla prova (anche le fottute regole del Rotary, non escludiamole) ma tutto il resto e' cio' che ti fa dire che veramente ne e' valsa la pena. Non rimpiango di aver deciso di "perdere" un anno di scuola in Italia, che sara' pure un buco nel mio bagaglio culturale ma  che cercherò' di recuperare negli anni . Non penso esista nessuna scuola che ti insegni come arrangiarsi in un'altro paese con un'altra lingua e a vivere lontano da famiglia e amici(che mi mancano non poco, almeno tutti quei pochi che leggono questo blog); soprattutto come svegliarsi  e realizzare com'e' la vita reale, non quella su libri.  Non ho scelto di fare l'anno all'estero perché "la mia citta' e' provinciale" o per scappare dalla scuola italiana che anzi in molti casi e' un'eccellenza e da invidiare per molti paesi, ne' perché volevo un'anno sabbatico di puro divertimento(dato che ve lo assicuro non e' così) ne' per altre cazzate del genere, ma perché' volevo mettermi alla prova e speravo in un cambiamento in meglio vivendo un'anno in un altro paese. Con questo non intendo sminuire l'Italia, che considero più' avanti del Canada sotto molti aspetti.
Comunque il mio primo mese in questo nuovo paese di sta dimostrando meraviglioso e impegnativo nello stesso tempo. very challenging!!
Meglio che spenga il computer ora perché' sono esausta e domani mi aspetta una giornata piena... il mio primo giorno di scuola! Finalmente, the strike is over!!!
xxx

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